La famiglia Agnelli punta al regno di Armani



Giorgio Armani sta valutando i  potenziali acquirenti. Lo stilista, che compirà 87 anni il prossimo luglio, ha escluso di consegnare il suo brand di completi da uomo a rivali stranieri. Lo stilista ma potrebbe consegnare il suo brand tra le mani di  un proprietario italiano.

Un prezzo stimato di 8 miliardi di euro rende il marchio di moda troppo caro per la maggior parte dei palati. Tra gli acquirenti potrebbe spuntarla  la famiglia  Agnelli piuttosto che i  concorrenti come Prada o Moncler. 

L'inversione di rotta di "re Giorgio" arriva con la pandemia. Prima del Covid-19, lo stilista, che non ha figli, ha sempre insistito sul fatto che la seconda casa di moda italiana per vendite sarebbe rimasta indipendente. 

L'apertura ha spinto i banchieri a ipotizzare un matrimonio con la casa automobilistica Ferrari  il cui team da corsa veste Armani. 

Con il suo stile classico ma praticamente invariato, Armani ha perso terreno a favore del casualwear. Ha registrato ricavi di circa 2,2 miliardi di euro nel 2019, in calo rispetto al 2015. Supponendo una contrazione delle vendite del 27% nel 2020, come quella registrata da Valentino, seguita da un rimbalzo del 20%, le vendite potrebbero raggiungere 1,9 miliardi di euro quest'anno.

Queste cifre sono in linea con le stime della star della moda Moncler, ma al di sotto di quelle del marchio tedesco in difficoltà Hugo Boss. Prada, un tempo grande quanto Armani in termini di ricavi, e che ora vale 15 miliardi di euro, dovrebbe registrare vendite per 3 miliardi di euro nel 2021.Il margine operativo dell'8% di Armani nel 2019 è vicino al 9,5% di Prada. Con un multiplo pari a 4 volte le vendite, a metà tra Moncler e Hugo Boss e leggermente al di sotto di Prada, Armani avrebbe un enterprise value di quasi 8 miliardi di euro.

NICOLACOMPAGNONE.IT 


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